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IL TEATRO GRECO DI TAORMINA


 E' per grandezza il secondo Teatro più grande di Sicilia, dopo quello di Siracusa, ma è anche il più conosciuto al mondo ed il più ammirato. Lo squarcio che il tempo ha poi aperto lo ha arricchito della magnifica vista del golfo di Schisò e dell'imponenza dell'Etna, magnifica col suo pennacchio imbiancato per gran parte della stagione.


A partire dagli anni '50 il Teatro è stato sfruttato per ospitare varie forme di spettacolo che spaziano dal teatro ai concerti, dalle cerimonie di premiazione del David di Donatello dai concerti sinfonici dall'opera lirica al balletto.

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ISOLA BELLA


Donata nel 1806 da Ferdinando I di Borbone a Pancrazio Ciprioti sindaco di Taormina, fu acquistata nel 1890 da Florence Trevelyan che la valorizzò costruendovi una casetta e piantumandovi rare essenze pregiate..

Nel 1954 fu acquistata per 38.000 ₤ dai fratelli Leone ed Emilio Bosurgi, che vi realizzarono un villaggio con 12 residenze autonome ed una minuscola piscina camuffata fra rocce e piantagioni, al fine di allietare ed ospitare i loro amici imprenditori e banchieri.

La famiglia Bosurgi era proprietaria della Sanderson, storica azienda messinese di trasformazione degli agrumi. Il fallimento di questa nel 1982, aprì la strada alla vendita per asta giudiziaria dei beni di famiglia che garantivano i debiti della società con fidejussioni. Tra questi beni vi era anche l'isola Bella con la sua villa. Una prima asta fu dunque fissata per il 17 ottobre 1984 con una base di cinque miliardi e mezzo di Lire e rilancio minimo di cento milioni, ma andò deserta.

Intanto le istituzioni si mossero per tutelare l'isolotto. L'8 ottobre 1984 la Regione Siciliana, su sollecitazione del Comune di Taormina, l'Assessorato regionale dei beni culturali dichiarò l'isola Bella un monumento d'interesse storico artistico di particolare pregio in quanto «esempio isolato di unicum come valore naturalistico, storico e culturale», sottoponendola a vincoli di tutela. Il decreto considerava l'isola come un «monumento naturale».

Una nuova asta il 6 marzo 1985, nonostante la base fosse stata ribassata del 20%, non vide presentarsi nessun compratore.


Nel 1990 l'isola fu infine acquistata dall'Assessorato dei beni culturali. Nel 1998 fu istituita riserva naturale, gestita dal WWF, poi dalla Provincia di Messina e di recente passata in gestione al CUTGANA, centro di tutela ambientale dell'Università di Catania.

CASTELMOLA

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